Il segreto del successo del team Bonaldi Motorsport
10/09/2018

Il segreto del successo del team Bonaldi Motorsport

Passione e formazione continua dall’officina alla pista

Non sono i numeri a determinare la vittoria, ma è la qualità del lavoro e la cura per i dettagli che fanno la differenza. Ecco il segreto del successo del team Bonaldi Motorsport.

Un team agile, coeso, pronto alle sfide e due macchine formidabili, la Lamborghini Huracàn Super Trofeo EVO e la Porsche 911 GT3 Cup.

Ma non solo, è l'entusiasmo a muovere il lavoro di un team che è riuscito ad ottenere grandi risultati.

“Il motorsport è fatto prevalentemente di passione”, commenta Marco Bielli, Team Manager della scuderia Bonaldi “la cosa che amo di più di questo lavoro è l’adrenalina che provo ad ogni gara. Ogni giorno è diverso dagli altri, non ci si annoia mai”.

Potrebbe sembrare un settore lontano dalla gestione delle auto di tutti i giorni, è invece in costante dialogo con i Service del Gruppo Bonaldi.

La dedizione e le conoscenze sviluppate nel motorsport approdano in Officina e viceversa, come ci spiega Marco Tripodi, meccanico con una lunga carriera sportiva che l’ha portato al Service Porsche e successivamente in Lamborghini, occupandosi sia di Service sia di corse:

“Le competenze sviluppate per preparare le vetture del motorsport, prima durante e dopo la pista sono certamente fruibili nell’assistenza delle automobili che quotidianamente trattiamo in Bonaldi. Viceversa ciò che si impara lavorando al Service, conoscendo il prodotto, le macchine, i motori, si può applicare al motorsport. L’esperienza che il Gruppo Bonaldi ha maturato in oltre vent’anni di motorsport, con supercar come Lamborghini e Porsche si trasferisce alle vetture che i nostri clienti ci affidano sapendo di poter contare su alte e aggiornate professionalità”.

Gli uomini del team non si fermano mai. Ci vuole il massimo impegno per arrivare preparati ad ogni gara.

Sono la cura del dettaglio e la prontezza di ogni professionista che determinano la vittoria.

Ad ogni gara sono coinvolti: due meccanici per macchina, un ingegnere che costantemente monitora i dati oltre ad un tecnico dedicato a gomme e benzina.

Professionalità, preparazione teorica ed esperienza sul campo: questa è la cornice che tiene unito il gruppo, come testimoniano Marco Tripodi e Antonio di Turi.

Antonio nel mondo dei motori dall’età di quattordici anni, lancia un messaggio e dà alcuni preziosi consigli ai giovani che vorrebbero intraprendere una carriera come meccanici nel motorsport:

“Ciò che fa la differenza sono la passione, la serietà e il rigore con cui ci si dedica alla vettura. Dare sempre tutti sé stessi, concentrandosi sulla propria macchina e sul proprio team. 

Anche la formazione specialistica è importante: ora, diversamente da quando ho cominciato io, ci sono ottime scuole che indirizzano e preparano al motorsport. 

Come la realtà di Monza, per esempio, dove non solo insegnano gli aspetti teorici della meccanica e dell’elettronica, ma danno anche la possibilità di verificare le competenze acquisite sui banchi di scuola con stage in team: un’ottima opportunità per toccare con mano l’entusiasmante e complesso mondo delle corse. 

Sono molto importanti e ricercati anche gli ingegneri che si occupano dell'analisi dei dati che indicano il comportamento della vettura in pista; un ruolo indispensabile, quello dell’ingegnere di macchina, capace in brevissimo tempo di modificare e correggere la configurazione dell'auto”.

Un gruppo tipicamente bergamasco: pochi uomini, ma duro lavoro, sempre.

Il segreto per un team vincente?

Un’instancabile passione per i motori. È questa l’anima di Bonaldi Motorsport.

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