Quando lo stage in azienda fa crescere tutti.
25/07/2021

Quando lo stage in azienda fa crescere tutti.

Dalle stories di Instagram ai big data: quando lo stage in azienda fa crescere tutti. Alessandro C

Dalle stories di Instagram ai big data: quando lo stage in azienda fa crescere tutti.

Alessandro Cattaneo, dal corso di digital marketing management in Jobs Academy allo stage in Bonaldi sulla comunicazione digitale. “Un’esperienza positiva, gratificante. Ho potuto applicare per la prima volta ciò che sto studiando”.

Ventun’anni, appassionato di sport, ama viaggiare, giocare a calcio, stare con gli amici e sulle ‘piazze social’. Frequenta il secondo anno di digital marketing management presso Jobs Academy, istituto che offre corsi post-diploma in ambito business e tecnologico. Lui è Alessandro Cattaneo, lo stager che ha vissuto gli ultimi due mesi con noi in Bonaldi, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro. Alessandro, di Torre de Roveri, tutti i giorni a tempo pieno, insieme a Daniela Riceputi, responsabile della comunicazione d’impresa Bonaldi – Gruppo Eurocar Italia, sua tutor di stage, si è misurato con la comunicazione social del Gruppo. Una bella sfida.

Daniela desidera che l’esperienza sia tagliata su misura delle passioni di Alessandro, per coinvolgerlo e motivarlo al meglio. Alessandro è molto interessato al mondo automotive e alla comunicazione digitale: il mix perfetto per metterlo alla prova su due progetti.
Il primo, che coinvolge il canale Instagram con la realizzazione di una serie di stories sui principali servizi di vendita e post-vendita del mondo Bonaldi, mentre il secondo, in tema big data, riguarda l’analisi delle performance dei contenuti del sito web aziendale, per migliorare il coinvolgimento e l’interazione con il pubblico.

Due mesi di formazione, scambio di competenze, prove, errori, successi. Due mesi ben spesi sia per Alessandro che per Daniela e la nostra azienda.

Conclusa l’esperienza però, mancava qualcosa: raccontarla. Perché è una bella storia, che parla di giovani, talenti, dedizione e della proficua relazione tra scuola e impresa.

Alessandro, che cosa ti è piaciuto di più di questa esperienza?
È stato il primo stage in cui mi sono occupato per davvero di ciò che sto studiando. Daniela mi ha dato la possibilità di lavorare su qualcosa di concreto e per la prima volta ho visto pubblicato su Instagram il mio lavoro. È stato persino emozionante. Insieme abbiamo cercato gli argomenti più interessanti che potevano attrarre il cliente e, al contempo, offrire informazioni utili. Ho scritto post e creato stories. Per esempio, sulle diverse sedi Bonaldi.

Qual è stata la più grande sfida?
Quando abbiamo deciso di dedicarci a questo progetto, non pensavo di restare così tanto in azienda. Pensavo di annoiarmi. Invece, tutt’altro. Ho imparato che per fare bene un lavoro, qualsiasi esso sia, ci vuole passione e costanza. Il settore automotive mi interessa molto. Ora devo pensare a finire gli studi, ma un domani mi piacerebbe lavorarci.

Che ambiente di lavoro hai trovato?
Mi sono trovato benissimo. Prima di tutto perché ho lavorato a contatto con sette ragazze, tutte giovani. Mi sono sentito libero di esprimermi e accolto. Ho sentito che il mio contributo è stato apprezzato e questo mi ha molto gratificato.

Da questa esperienza è nato uno scambio proficuo con la tua tutor?
Direi proprio di sì. Con Daniela mi sono trovato molto bene. Ho imparato molto dalla sua professionalità, e credo che anche lei nel confronto con me, fresco di studi su una materia così dinamica come la comunicazione digitale, ne sia uscita arricchita. Questa crescita comune è uno degli elementi più qualificanti di questa esperienza.

Uno scambio tra competenze – e generazioni – molto positivo, anche per il nostro Direttore Generale, Gianmaria Berziga: “Crediamo nei giovani e nei loro talenti, e ci mettiamo in gioco sempre volentieri per la loro formazione. Essere presenti sul territorio significa anche questo: offrire l’opportunità a ragazze e ragazzi di cimentarsi con il mondo del lavoro, accoglierne le sfide e le domande, mettersi in gioco. L’esperienza sul campo deve essere valorizzata, non solo per crescere nelle competenze squisitamente tecniche, ma anche per acquisire soft skills ovvero competenze trasversali altrettanto apprezzate nel mondo del lavoro”.

“I ragazzi sono il nostro futuro”, chiosa Daniela Riceputi. “Investire in formazione è il modo adatto per preparare al meglio i professionisti di domani. Ritengo che i benefici di esperienze come questa siano assolutamente reciproci, perché lo scambio e il confronto danno freschezza alla nostra solida esperienza. Auguro ad Alessandro i migliori successi: scolastici oggi e professionali domani. Si è dimostrato brillante, appassionato, innovativo e autonomo. Ha tutte le carte in regola per fare bene”.

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